I doni della vita non finiscono mai, soprattutto se sappiamo cogliere con fiducia il bene che sta dentro tutte le vicende piene di vita che accadono continuamente, quando ci apriamo al mondo senza pregiudizi.

Il mio cammino terreno trova oggi, partendo dall’esperienza maturata dentro e in profondità, fin da bambino, una ridefinizione che mette luce e apre piuttosto che chiudere nell’ombra di un malinteso “senso di appartenenza” che mette barriere e confini verso l’altro.

Sono qui, per me e per te, adesso.

Il gioco di prestigio è rimanere in equilibrio mentre la vita svela il suo mistero incomprensibile, un mistero che impedisce di avere il controllo. Non sempre riusciamo a reggere l’impatto con le prove che la vita stessa ci offre. Perché oggi e non prima? Il mistero della vita si svela pian piano e dobbiamo capirlo con pazienza.

San Francesco di Sales era un mistico che univa i frutti della meditazione all’azione concreta. Mi ritrovo pienamente in questo. Insieme a Maria Giovanna di Chantal ed ispirato da Maria Ausiliatrice è padre spirituale di Giovanni Bosco. E’ la mistica dell’azione.

Il mio impegno come laico immerso nella propria vita familiare, come psichiatra, come uomo di fede, come psicoterapeuta dedito alla psicospiritualità, come persona impegnata nella ricerca della crescita interiore delle persone, come uomo attivo nei diversi contesti che la vita mi ha dato il dono di conoscere, il mio sentirmi Salesiano… il mio impegno desidero che sia al servizio della vita, della gioia, dell’amore.

Medito in silenzio in ascolto rimanendo immobile come statua di sale, per usare la metafora di san Francesco di Sales, poi mi scateno nell’azione che deve essere piena di senso e di gioia, come suggerisce Don Bosco. Riesci a capirmi?